Ad illuminare l’ultima serata del festival una protagonista assoluta del teatro italiano:
Laura Curino, autrice e attrice torinese, tra i maggiori interpreti del teatro di
narrazione, tra i cui spettacoli ricordiamo Elementi di struttura del Sentimento(1985)
da Le affinità elettive di J.W. Goethe (Premio Ubu per il miglior spettacolo di ricerca
della stagione), La storia di Romeo e Giulietta(1991, Premio Ubu per la
drammaturgia), Olivetti, monologo (con la regia di Gabriele Vacis, pubblicato da
Baldini e Castoldi).
A Montone la Curino porterà Scintille, uno spettacolo prodotto dal Teatro Stabile di Catania per la regia di Laura Sicignano, che rievoca la tragedia dell’incendio della fabbrica Triangle in cui persero la vita 146 persone, in
maggioranza donne; evento che ebbe una vasta eco sociale e politica determinando
la nascita di quella che poi sarebbe diventata la Festa della Donna.
Lo spettacolo rievoca questa giornata dal punto di vista delle
protagoniste, una madre e due figlie, emigrate dall’Italia in cerca di fortuna. Una scintilla.
Forse è scaturita da una delle fioche lampade a gas che illuminano le file di cucitrici, chine
sulle loro macchine. In un attimo, all’ottavo piano del grattacielo che ospita la fabbrica,
prendono fuoco le camicette appese sopra le teste delle lavoratrici, gli avanzi di tessuto
ammucchiati in enormi cumuli negli stanzoni, i rocchetti di filo. Non esiste un’adeguata
protezione antincendio. Il fuoco impedisce di fuggire. C’è solo una scala d’emergenza, che
subito crolla sotto il peso delle operaie. Le porte sono sbarrate: le hanno chiuse i proprietari
della fabbrica, per impedire che le lavoratrici escano prima dell’orario stabilito. La tragedia
si svolge in 18 minuti: 146 morti, quasi tutte ragazze. Seguiranno una serie di processi, da
cui i proprietari della fabbrica usciranno praticamente impuniti. Ma la scintilla della protesta
si è sprigionata da questa terribile vicenda, che diventerà uno dei precedenti storici per la
Festa della Donna. Molti altri episodi hanno concorso a dar vita all’8 marzo: è certo che se
anche fosse falso il collegamento storico, non c’ è episodio nella storia delle donne più
adatto a segnare un punto di svolta. “Non una narrazione, ma una molteplicità di
interpretazioni, dove il personaggio di una madre, la Caterina, come una matrioska, contiene
ed emana da sé gli altri personaggi, le figlie, e un coro di altre figure minori, ma non
secondarie. Nessuno è minore in questa storia, scritta per restituire voce alle 146 operaie
bruciate alla TWC in 18 minuti. La storia minore delle donne che hanno fatto la Grande
Storia, ma sono state dimenticate. Esiste l’elenco delle 146 vittime. Tra i 146 nomi e
cognomi spiccano alcuni nuclei famigliari: ci sono anche Maltese Caterina, 39 anni, Italia;
Maltese Lucia, 20 anni, Italia; Maltese Rosa, 14 anni, Italia. Chi erano queste donne?
Cosa sognavano quando sono partite alla ricerca del sogno americano, della terra promessa?
Madonne addolorate senza assunzione al cielo, ma solo un lavoro a cottimo” – le parole della regista Laura Sicignano.
Di seguito il programma dell’ultima serata:
ore 21 Il Gran Ballo dei Derelitti, teatro circo con la Compagnia di Circo TaDam
ore 22 Scintille – teatro di narrazione – con Laura Curino
ore 23:30 Belle fijole, concerto di musica popolare del Passagallo