Sanità;“Chiediamo che l’Assessore alla Sanità Nicoletta Verì e il Presidente della Regione Marco Marsilio si attivino per garantire ai cittadini affetti da patologia denominata Sensibilità Chimica Multipla (MCS) e da Elettrosensibilità a campi elettromagnetici (EHS), il riconoscimento di patologie invalidanti e l’applicazione dello stesso regime di esenzione assicurato dai Livelli essenziali di assistenza” la richiesta arriva dal Vice Presidente del Consiglio Regionale Domenico Pettinari che porta il caso in Consiglio regionale evidenziando, in una Risoluzione a sua firma, sette punti necessari per garantire ai cittadini un servizio sanitario adeguato anche in questi particolari casi.
1. Istituzione di un Registro regionale delle persone affette da Sensibilità Chimica Multipla (MCS)
2. Istituzione di un registro regionale delle persone affette da elettrosensibilità a campi elettromagnetici (Ehs),
3. L’attivazione del centro regionale di riferimento per la Sensibilità Chimica Multipla (MCS) individuato dalla Regione Abruzzo, nel reparto di Endocrinologia dell’Ospedale Clinicizzato SS. Annunziata di Chieti, previsto nel Piano Sanitario Regionale 1999-2001, approvato con L.R. n. 37 del 02/07/1999,
4. Definizione di un Protocollo Regionale di accoglienza dei pazienti affetti da Sensibilità Chimica Multipla (MCS) e da elettrosensibilità a campi elettromagnetici (Ehs), validati e condivisi tra tutte le Aziende USL, tutti gli ospedali regionali e con tutti i medici di medicina generale (MMG);
5. Adeguata formazione del personale sanitario;
6. Trattamenti sanitari, terapeutici e diagnostici in esenzione;
7. Individuazione di territori denominati “aree bianche”, prive di campi elettromagnetici, dove poter accogliere i pazienti affetti da Ehs , consentendo alle persone elettrosensibili di vivere in maniera indipendente e di partecipare pienamente a tutti gli aspetti della vita, dando attuazione in tal senso all’articolo 3, comma 5, lettera e), della legge n. 18 del 2009;
“Sono 7 passi necessari per garantire agli abruzzesi un riconoscimento e un aiuto concreto. Stiamo parlando di malattie rare – spiega Pettinari – La Sensibilità Chimica Multipla (MCS) è una rara sindrome multiorgano caratterizzata da una forma acquisita di intolleranza a sostanze chimiche multiple, che si manifesta in forma acuta o cronica, a fronte dell’esposizione a determinati composti molecolari, che provocano fenomeni di sensibilizzazione e di alterata risposta immunitaria dell’organismo, da cui possono conseguire danni anche gravi e permanenti a carico di diversi organi. La patologia è nota anche come intolleranza ambientale idiopatica (IAI), perché causata dall’incapacità di un individuo a tollerare una sostanza chimica o una classe di sostanze chimiche, disperse nell’ambiente. I sintomi più comuni, connotati da elevata compromissione della qualità della vita del paziente, sono quelli di tipo allergico e di tipo neurologico.
Chi soffre di questa patologia, oltretutto, non può, nel caso di necessità, rivolgersi agli ospedali perché gli ambienti sanitari, a causa delle sostanze chimiche presenti, rischiano di peggiorarne le condizioni.
L’impossibilità di curarsi adeguatamente in Italia e la tendenza ad essere considerati come malati psichiatrici hanno costretto molti italiani malati a rivolgersi a strutture all’estero per le cure. Per chi se lo può permettere. Per tutti gli altri, invece, non resta che una lunga, estenuante e spesso inefficace battaglia individuale. Anche le patologie legate ad elettrosensibilità devono essere contemplate nel SSR. Ma di cosa parliamo?
E’ la sindrome scatenata dall’esposizione a campi elettromagnetici, pc fissi e portatili, cellulari, Wi-Fi, ripetitori radio telefonici, server, Bluetooth, e qualsiasi altra apparecchiatura elettrica che genera campi elettromagnetici che genera in caso di esposizione. In Italia la sindrome Ehs è stata riconosciuta dalla regione Basilicata secondo la codifica ICD9-CM ed è ricompresa nell’elenco delle malattie rare con delibera di giunta n. 1296 del 15 ottobre 2013.
Il mancato riconoscimento in Italia di queste come malattie rare rende molto precaria l’assistenza ai malati, infatti la mancanza di ambienti adeguati sia nei reparti di pronto soccorso che in altre strutture sanitarie, congiuntamente alla carenza di specifiche competenze del personale medico, comportano gravi rischi a carico dei pazienti.
Eppure, è da sottolineare che il Piano Sanitario Regionale 1999-2001, approvato con L.R. n. 37 del 02/07/1999, aveva previsto l’inserimento nell’elenco delle patologie e gruppi di malattie, di cui al DM 279/2001, anche la patologia Sensibilità Chimica Multipla, garantendone l’esenzione dalla partecipazione al costo per le correlate prestazioni di assistenza sanitaria e individuando, altresì, nel reparto di Endocrinologia dell’Ospedale Clinicizzato SS. Annunziata di Chieti, il centro regionale di riferimento. E con successiva disposizione, era stato stanziato 1 milione di euro per l’istituzione del Fondo regionale per le malattie nuove e rare, da utilizzare per sostenere i pazienti e i loro familiari. Tuttavia, nel vigente Piano Sanitario Regionale 2008/2010 approvato con L.R. n. 5/2008 la Sensibilità Chimica Multipla non figura tra le malattie rare.
Credo – conclude Pettinari – che inserire questi punti nel Piano Sanitario sia un atto dovuto verso i cittadini abruzzesi. Inoltre, vista la rarità dei casi , per la Regione si tratterebbe di un impiego di risorse decisamente contenuto, cui corrisponderebbero, tuttavia, efficaci ricadute e sostenibilità in termini di tutela socio-sanitaria”. Conclude.