Era ancora vivo quando è stato bruciato nella sua auto, lo scorso 11 novembre. I carabinieri di Roccella Jonica hanno arrestato la moglie, il figlio di un precedente matrimonio, e un uomo con il quale la donna aveva una relazione sentimentale.
Dopo una serrata attività d’indagine, si legge in una nota, i Carabinieri della Compagnia di Roccella Jonica hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Locri su richiesta della locale Procura della Repubblica nei confronti degli autori dell’omicidio di Vincenzo Cordì.
Le tre persone arrestate sono S.B, classe 77, moglie di Cordì, disoccupata, con precedenti di polizia per reati contro la pubblica fede e il patrimonio; F.S, classe 98, figlio di un precedente matrimonio della donna, disoccupato, con precedenti di polizia per reati contro il patrimonio; G.M., classe 79, operaio, pregiudicato per reati in materia di stupefacenti e con precedenti di polizia per reati contro la pubblica fede, legato da una relazione sentimentale con la donna.
Le indagini, spiega la nota, hanno consentito di accertare che, nella tarda serata dell’11 novembre 2019 la donna, con l’inganno, ha dapprima condotto Cordì in località Scialata del comune di San Giovanni di Gerace e, successivamente, con il concorso dei due uomini, lo ha tramortito, cosparso di benzina e gli ha dato fuoco all’interno della sua autovettura Fiat 16. La donna, al fine di depistare le indagini, ha tentato di far credere agli inquirenti che il compagno si fosse suicidato a causa del periodo di depressione che stava attraversando.