L’edizione sembra essere iniziata con il piede giusto: 10 milioni di spettatori con il 52,2% di share. Ma i contenuti? ne parliamo subito.
Fiorello che, dopo la baraonda pre-Festival, ha scelto di indossare la tonaca di Don Matteo perché «è il Festival delle polemiche e bisognava cominciare con qualcosa di forte, con un segno di pace». A mio avviso contenuti fuori luoghi, di non pertinenza alla canzone italiana, a qualcuno è sembrato blasfemo . Bene ma molto standard la conduzione di Amadeus.
ACHILLE LAURO si propone con un brano che per la sua fantasia vuole rievocare la scena di, SAN FRANSCESCO, ma dove, ma come gli viene in mente, non per forza tutto quello che vediamo in TV deve andare per forza bene.
A poche ore di distanza, è subito polemica. A puntare il dito è il presidente dell’associazione di tutela dei consumatori Udicon Denis Nesci: «Davanti a milioni di telespettatori, tra cui tantissimi bambini, è andato in onda uno spettacolo indegno, non siamo disposti a vedere scene come quella trasmessa in diretta nazionale su Rai 1, nel corso della prima puntata del Festival della Canzone Italiana. Che messaggio sarà arrivato ai tanti bambini che vedono insieme alle loro famiglie la televisione? Achille Lauro può cantare ciò che vuole naturalmente, ma c’è modo e modo per farlo, questo naturalmente va imputato anche alla direzione artistica che ha permesso oltre a questo, anche la presenza di Junior Cally, cantante che nel suo passato si mostra fautore della violenza sulle donne. L’obiettivo di ringiovanire il Festival di Sanremo non necessariamente deve passare dal portare sul palco dell’Ariston l’esibizionismo più sfrontato, questo non è più un Festival adatto a una prima serata di Rai 1». Io aggiungo che lo potevano trasmettere su RAI Play. Considerando che lo pseudo dopo festival non lo seguiva nessuno in streaming, Persone e Personaggi che passavano davanti le Telecamere. Morgan suonava dal vivo il basso con un serio problema alla voce. Comunque problemi suoi.
Ma torniamo ad Achille Lauro, la Televione non è internet a casa ci sono le famiglie deve essere garantita una certa educazione scenica, ci sono i bambini e non si può attribuire alla celebre scena di Giotto in una delle storie di San Francesco della basilica superiore di Assisi. Giotto con la sua fantasia creativa la poteva dipingere direttamente lui cosi’, non l’ha fatto e sicuramente perchè improponibile giustamente. Ora arriva lui e si inventa il dolce stile. A Sanremo si canta non si fa la statuina o due mossine di presa in giro.
FLOP: IL MONOLOGO SUL TEMPO E LA BELLEZZA DI DILETTA LEOTTA non ci azzecca niente, per non parlare delle inquadrature fatte alla nonna che sembrava essere distaccata dai contenuti e forse anche un pò infastidita.
Ma parliamo della presenza di Albano a Sanremo, il brano era meglio se lo cantava Malgioglio. Il canone non lo paghiamo per vedere sempre e forzatamente Albano in TV, basta. Troppa finzione nel pubblico che sembrava alzarsi in piedi per forza. Poi il modo di Presentare di Amadeus Albano e Romina a modo concorrente del Festival, ricordiamo che era ospite e “che ospite” troppo tempo per un’ospitata, il Festival è per i cantanti in gara, con i suoi tempi potevamo ascoltare almeno due cantanti in più.
IL MONOLOGO DI RULA JEBREAL un copia e incolla di testi di canzoni comunque bello per il tema proposto.
Tiziano Ferro bravissimo, l’unico che aiuta veramente donando l’intero suo guadagno a cinque associazioni di Latina.
Gradito il ritorno di Bebbe Vessicchio, bravissimo comunque Fiorello a parte l’inizio che non doveva fare, toccava ad Amadeus.
Il Valore emozionale lo hanno raggiunto le Vibrazioni per l’autenticità del messaggio musicale per il linguaggio LIS. Bravissimo l’interprete Lis ma nessuno lo ha presentato e menzionato.
Troppi errori per un Festival che sta cadendo di stile, almeno come prima serata, si spera in una seconda serata migliore.