RICORDO DEI POETI LUCIO CANCELLIERI E MIRCO PAPIRII
Chiostro del Santuario della Madonna delle Grazie – Teramo
Organizzata da Teramo Nostra nell’ambito delle manifestazioni civili della
Festa in onore della Madonna delle Grazie, si svolgerà domani, venerdì 26
giugno 2020 alle ore 18.00, la serata di poesia in ricordo di Lucio
Cancellieri e Mirco Papirii.
Lucio Cancellieri
Poeta degli affetti e della memoria, Lucio Cancellieri, la sua prima raccolta, “L’urtecialle de Tabbusse” seguirono come un fiume in piena altre pubblicazioni, sia sillogi poetiche, spesso premiate, in vernacolo e in lingua, che saggi ricognitivi su episodi bellici della storia teramana. Ecco allora le poesie, scandite da foto d’epoca, de “La scalatte de San Giuanne”, “La piazze de la verdure”, “Acqua chiare”, “Lu cambanone de lu Ddome”, “La voce de Sor Paule”, “C’era una volta. Ce steve ‘na vodde”, “Pindiche e mistjire andiche”, “Via Crucis in vernacolo”. Cultore di storia locale, in “Teramo 13 giugno 1944. L’eccidio”, pubblicato tre anni fa con il sostegno dell’associazione Teramo Nostra, Cancellieri ricostruì una strage compiuta dai nazisti in ritirata, otto giovani fucilati vicino al santuario Madonna delle Grazie. Nel 2011 pubblicò “Momenti di guerra”, seguirono altre
opere tra cui, la pubblicazione del pregevole “Giro Girotondo… com’era bello il mondo!”, amorevole ricerca sui giochi dei bambini di ieri, giochi semplici e di strada, corredata da fotografie e da scioglilingua, conte, filastrocche. Esemplare della sua vena ironica la poesia “A lu funerale mì”, in cui esorta il parroco a spicciarsi con la benedizione per non trovar traffico col “carrettone” su via Po verso il cimitero di Cartecchio: «Lu zì pre’, lu sì ch’aè? Straddamm’ ssa benedizion’ prima che s’intase de machene ju ssott’ a lu stradon’».
Mirko Pierpaolo Papirii
nasce a Perugia il 21 febbraio del 1972. Una volta completati gli studi al Liceo Scientifico A. Einstein di Teramo, si iscrive all’Università, ove consegue la laurea in Economia e Commercio nel 1999. La passione per la lettura e la scrittura si notano fin dall’età delle scuole superiori: Scrive poesie, creando la sua prima raccolta a diciotto anni, dal titolo “Poesie per Valeria”. Scrive anche alcuni racconti Horror di chiara ispirazione Lovecraftiana e inizia qualche anno più in là il suo primo romanzo (ancora in fase di stesura). Nel 1999 vede la luce un’altra silloge (inedita) di Poesie dal titolo “Ricordi di Un Amore” e un altro racconto dal titolo “Note e Melodie di un Innamorato”. Finalmente, nel 2009, viene incluso nella raccolta di Poesie Haiku “La voce della natura rivela ciò che penso”, vince il secondo premio al Concorso Nazionale Gino Recchiuti 2009 con la poesia “Vecchia Città Antica” e viene, infine, selezionato, per l’antologia 2009 del premio G.L.G. Byron 2009 “E sale in spuma…” con la poesia in vernacolo teramano “La pall’ nghe li mà”. Finalista al Premio Mario dell’Arco anno 2010. IV Classificato al Concorso di Poesia Cesare Vedovelli con la poesia “Arpijov’” e VII Classificato alla Quinta Edizione del Premio Internazionale Roscigno Vecchia. Ha pubblicato con Edizioni Orizzonti la sua prima opera “Vecchia Città Antica”, fondendo le emozioni delle immagini con le emozioni del verso. Finalista al concorso “Mario dell’Arco” per le poesia in Vernacolo.