“Da padri, prima ancora che da rappresentanti istituzionali, esprimiamo il nostro profondo cordoglio per la tragedia che ha colpito la nostra città: una tragedia che non conosce unità di misura tanto è sconvolgente l’idea che il sorriso di un bambino possa spegnersi così. Ci stringiamo con commossa partecipazione al dolore dei genitori e dell’intera comunità”. Lo dichiarano Daniele D’Angelo e Marcello Dundee, consiglieri comunali di ‘L’Aquila al Centro’.
Un’auto senza nessuno alla guida arriva in discesa, gettando a terra il reticolato di ferro della scuola dell’infanzia a Pile, frazione dell’Aquila, e in pochi istanti il cortile dell’asilo si è trasformato nel luogo più insicuro per un bambino.
L’auto ha sorpreso i piccoli mentre giocavano tra gli scivoli e le giostrine di plastica.
Alcuni sono scappati ma altri sono stati travolti, alcuni incastrati.
Tra i sei soccorsi uno non ce l’ha fatta, nonostante i tentativi di rianimazione verso l’ospedale: il bilancio è di un bimbo di 4 anni morto e altri cinque feriti, di cui uno in prognosi riservata. A piombare nel giardino è stata un Passat dove all’interno c’era un ragazzino che non ha più di 10 anni. La mamma lo aveva lasciato da solo nella macchina, parcheggiata in strada mentre andava a prendere il fratellino all’asilo, ma l’auto in discesa ha preso subito velocità, forse accidentalmente sfrenata dallo stesso ragazzino o forse con il freno a mano mai attivato. Ipotesi, queste, che dovranno essere valutate dagli inquirenti.
In quel momento c’erano oltre una decina di bambini nel giardino dell’asilo, quando intorno alle 14.30 l’auto ha sfondato il reticolato. Oltre a quelli investiti, altri piccoli sono sotto choc e hanno graffi che si sono procurati durante la fuga. “Sembrava un girone dantesco: quando siamo arrivati abbiamo trovato gente in lacrime in strada e il pianto dei bimbi che ci ha fatto fermare il cuore. Intorno a noi le ambulanze e le auto delle forze dell’ordine, le sirene. Siamo subito corsi dentro, facendoci largo tra i soccorritori, una scena spaventosa e surreale”, racconta ancora sotto choc un papà di uno dei circa quaranta bambini della scuola.
Il bimbo morto durante il trasporto in ospedale aveva quattro anni. Due bambine di 4 anni sono state portate in elisoccorso al policlinico Gemelli di Roma: una è in prognosi riservata, anche l’altra è stabile e ha il respiro spontaneo: è stata sottoposta ad accertamenti e le sue condizioni attuali non sono gravi. Un altro bimbo è al Bambino Gesù, nella capitale. Per due gemellini si stanno tutt’ora completando gli accertamenti all’ospedale dell’Aquila ma sono anche loro fuori pericolo.
La donna proprietaria dell’auto è indagata come ipotesi di reato per omicidio stradale. In queste ore è in corso un summit presso la questura all’Aquila al quale partecipano il pm Stefano Gallo titolare dell’inchiesta, il capo della Mobile Danilo Di Laura, e gli altri investigatori. “Stiamo facendo il massimo con il massimo dell’impegno”, ha detto Gallo.
“Sono profondamente addolorato – ha detto il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, subito dopo avere visitato il luogo dell’incidente -, non riesco neppure a immaginare il dolore che stanno provando i genitori dei bambini feriti. Da padre e da rappresentante delle istituzioni sono sgomento. È una notizia terribile: speriamo e preghiamo che il bilancio non si aggravi”. Proclamato il lutto cittadino.