Nonviolenza vs pacifismo anche da Teramo

l’altra mattina le pagine dei quotidiani locali hanno glissato sulla parte conclusiva dell’intervento di Maurizio Landini a Teramo, relativa alla guerra – come ha ben specificato – d’invasione russa in Ucraina, mentre proprio in quelle ore era in corso la visita di quattro capi di stato o di governo, tra cui il nostro, nel Paese attaccato. Nonostante il segretario generale della Cgil prima di parlare avesse compiuto il beau geste d’omaggio al Viale Marco Pannella, nel suo intervento gli è totalmente sfuggito il concetto della lotta nonviolenta, attiva perché contrapposta allo sterile pacifismo. Oggi, quando la Commissione UE raccomanda al prossimo Consiglio l’accettazione delle richieste di adesione alla UE di Ucraina e Moldavia, rinviando la decisione per la Georgia, ancor più di ieri appare monca la posizione di politica internazionale che Landini ha provato ad esprimere nell’ex capannone della Villeroy & Boch.

Maurizio Landini, dopo aver apprezzato in biblioteca Delfico la mostra dedicata a Tom Di Paolantonio e sempre in via Delfico il murale su Tom dipinto da Sandro Melarangelo, finalmente liberato dal cartongesso che lo occultava, prima di recarsi al convegno della Cgil in corso in queste ore nell’ex Villeroy & Boch, ha voluto sostare presso il Viale Marco Pannella a considerare, col sindaco D’Alberto e col segretario della Camera del lavoro Timoteo, l’opportunità così offerta alla Città di Teramo per riflettere sull’opera politica svolta dal leader radicale.