le conseguenze dell’emergenza climatica sulle persone sono sempre più evidenti.
Kiribati, vasto arcipelago del Pacifico centro-occidentale, che comprende 33 atolli corallini e numerose isolette che si estendono lungo l’equatore, sta mostrando alcune tra le conseguenze più drammatiche del cambiamento climatico con un forte impatto anche sulla salute delle persone. Medici Senza Frontiere (MSF) ha avviato un intervento medico ad ottobre 2022 per rispondere ai bisogni sanitari della popolazione con un focus principale sulla salute materno infantile. Con i suoi 33 atolli e un’isola corallina emersa, Kiribati è l’unico paese al mondo a toccare tutti e due gli emisferi tra l’Australia e le Hawaii (soli 811 km quadrati di terra distribuiti su 3,5 milioni di km quadrati).
Sovraffollato con malattie tipo lebbra, diabete, tubercolosi. Un forte problema di sovraffollamento che sta aggravando le difficoltà sanitarie e le questioni ambientali. Un contesto particolarmente fragile con una concentrazione di malattie tra le più alte al mondo tra cui lebbra, tubercolosi e diabete, e con un accesso all’assistenza sanitaria di base tra i più bassi al mondo. “Le conseguenze dell’emergenza climatica sulla salute delle persone sono evidenti – dice Fabio Forgione, responsabile del progetto di MSF a Kiribati – e ci aspettiamo che l’impatto peggiori, con un conseguente aumento dei bisogni umanitari rispetto a quelli a cui stiamo già rispondendo. Le popolazioni delle isole del Pacifico saranno le più vulnerabili, è necessario agire insieme per la salute del pianeta e degli esseri umani”.
Tra i luoghi a maggior rischio climatico al mondo. La fragile condizione della popolazione è minacciata dal cambiamento climatico con l’81% delle famiglie colpite dall’innalzamento del livello del mare, costrette ad abbandonare le proprie abitazioni inondate durante l’alta marea. Oltre all’erosione del terreno, stanno aumentando anche la salinizzazione delle fonti d’acqua sotterranee e del suolo, le temperature dell’aria, la siccità e le grandi maree. Un quadro che grava pesantemente sia sull’agricoltura sia sulla pesca che presto non sarà in grado di soddisfare il fabbisogno alimentare: si stima che entro il 2030 Kiribati avrà bisogno del 50% in più di cibo per sostenere la domanda interna. Un’insicurezza alimentare legata anche alla scarsità di prodotti freschi e all’aumento del prezzo del cibo fuori portata della maggior parte delle persone (una zucca può costare 30 dollari australiani, considerando che il salario minimo è di circa 1,60 dollari australiani l’ora).
La crisi climatica è una crisi sanitaria. Il 75% dei decessi nell’area del Pacifico è dovuto a malattie croniche, come l’ipertensione e il diabete, in forte aumento a Kiribati soprattutto tra le donne, con particolare attenzione a quelle in gravidanza ad alto rischio, che per ricevere cure specialistiche prima e dopo il parto, devono raggiungere in aereo la capitale Tarawa. “Il nostro lavoro – aggiunge Forgione – si concentra sul supporto alla salute materno infantile e sull’assistenza prenatale, con un focus specifico sull’individuazione precoce delle malattie croniche e sull’assistenza sanitaria alle donne incinte e ai bambini nelle prime 24 ore di vita”. “Il diabete nelle donne in gravidanza – afferma Sandra Sedlmaier-Ouattara, ostetrica e referente medico del progetto di MSF a Kiribati – è particolarmente preoccupante in quanto la condizione può essere ad alto rischio per mamme e bambini. Una situazione che richiede cure specialistiche durante il travaglio, il parto e dopo il parto”.
Il lavoro di Medici Senza Frontiere. L’intervento di MSF si focalizzerà anche sulla formazione di ostetriche, infermieri e medici e sul miglioramento delle infrastrutture all’ospedale di Tabiteua North, provvedendo alla fornitura di energia rinnovabile, acqua pulita e gestione dei rifiuti per supportare le evacuazioni mediche e la capacità chirurgica.