Parte una campagna comunicativa che coinvolge i Cup della Asl di Teramo, volta a ridurre i tempi di attesa per alcuni tipi di esami. Non è raro, infatti, che agli sportelli Cup si presentino alcuni cittadini che chiedono esami che potrebbero essere inseriti nel percorso degli screening oncologici. Gli operatori dei centri unici di prenotazione, verificato che il cittadino sia compreso nelle classi coinvolte negli screening, proporrà loro di seguire quest’ultimo percorso, certamente più veloce, rispetto al classico appuntamento nelle liste ordinarie.
In particolare qualora agli sportelli Cup si presentino utenti di sesso femminile, in età compresa tra i 50 e i 69 anni, viene proporre agli stessi la possibilità di fare l’esame mammografico in regime di screening oncologico, in tempi brevi, contattando il numero verde 800-210002, senza – quindi – doversi prenotare in regime istituzionale. La prestazione verrà erogata a titolo gratuito e non prevede la compartecipazione al costo (ticket). Chiaramente, permane in capo alla cittadina il diritto di prenotare la prestazione in regime istituzionale.
Discorso simile per lo screening alla cervice uterina. All’utente di sesso femminile, in età compresa tra i 25 e i 64 anni, viene proposta la possibilità di fare il PAP/HPV TEST in regime di screening oncologico, in tempi brevi, contattando lo stesso numero verde. Anche in questo caso si tratta di una scelta, la cittadina può di prenotare la prestazione in regime istituzionale.
Il terzo screening, relativo al colon retto (a cui possono aderire cittadini di entrambi i sessi fra i 50 e i 69 anni) non è oggetto di proposte alternative ai Cup perché la ricerca di sangue occulto nelle feci non è una prestazione per cui si prende appuntamento. L’invito, comunque è a contattare lo stesso numero verde per aderire allo screening.
Inoltre in nove sportelli Cup, nelle sedi degli ospedali di Teramo, Atri, Giulianova e Sant’Omero e nei distretti sanitari di Teramo, Roseto, Nereto, Villa Rosa, Montorio. I totem sono posizionati anche nel distretto sanitario di Sant’Egidio.
Sono stati posizionati totem informativi che, accanto all’azione degli operatori del Cup, hanno lo scopo di sensibilizzare i cittadini sull’adesione agli screening.
“La proposta di seguire un percorso alternativo, rivolta all’utente”, commenta il direttore generale della Asl Maurizio Di Giosia, “è importante per due aspetti. Innanzitutto fornisce al paziente un’alternativa che a volte è più rapida rispetto alle prenotazioni ordinarie. Ma contente poi di ridurre le liste di attesa, che verranno sfoltite delle prestazioni confluite negli screening. Tengo a ribadire l’importanza che i cittadini aderiscano agli screening oncologici, i quali consentono di individuare in fase iniziale un tumore, in persone asintomatiche. In alcuni casi, lo screening riesce a evitare l’insorgenza del tumore e comunque può salvare la vita. In ogni caso la diagnosi precoce consente di effettuare interventi poco invasivi e non distruttivi”.