In occasione del vasto programma proposto dall’Assessorato alle Politiche Sociali e alla Famiglia del Comune di Pescara con l’Assessore Adelchi Sulpizio, in vista della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, il 21 novembre dalle ore 20.30 presso l’Auditorium Flaiano di Pescara (Lungomare Cristoforo Colombo) ci sarà l’appuntamento con la serata a tema “Quello che le donne non dicono” organizzata dall’Associazione Culturale “Officina Teatrale – La Torre di Babele” con il Direttore artistico, il Dott. Michele Di Mauro; modera l’appuntamento la giornalista pescarese Alessandra Renzetti.
La serata prevede lo spettacolo teatrale dal titolo “La sala d’attesa” di Stefania De Ruvo: un testo pluripremiato che racconta la violenza sulle donne attraverso un dialogo di quattro donne che incarnano quattro stati differenti ossia omertà, ostaggio, botte e coma. L’intento di questa pièce teatrale è quello di sensibilizzare il pubblico nei riguardi del fenomeno della violenza sulle donne alla vigilia della giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne 2024.
“Quando si parla di violenze sulle donne – spiega il Direttore artistico – alcuni pensano che si tratti di una divisione inutile della violenza. Io credo che la violenza sulle donne abbia una peculiare unicità. Femminicidi, stupri e violenze domestiche hanno una caratteristica comune che si fonda sul rapporto tra uomo e donna e che vanno oltre le inclinazioni violente del singolo”.
Ed ecco che “La sala d’attesa” appare come una sorta di limbo dove un gruppo eterogeneo di donne si ritrova ad aspettare sempre qualcosa di diverso, non avendo consapevolezza di dove loro stesse si trovano. Sul palco ci saranno: Lina Bartolozzi, Denise De Luca, Rita De Bonis, Martina D’Addazio.
Tutte queste donne sono state vittime della violenza degli uomini fino ad arrivare all’estrema conseguenza: la morte e rimarranno nel limbo fino alla presa di coscienza e all’attribuzione della colpa all’uomo in questione. Questo passaggio si otterrà con il ritrovamento della memoria. Infatti caratteristica comune di tutte le donne è l’assenza della memoria del proprio vissuto, chi solo degli ultimi giorni, chi di interi anni. L’uscita dalla sala d’attesa è il simbolo della liberazione dal senso di colpa e di responsabilità che accompagna e tiene imprigionate molte donne che subiscono violenza.
La pièce è strutturata in dialoghi e monologhi. Questi ultimi, anche se relativi a storie di donne diverse, vanno a formare un’unica successione, perché tutte le storie di violenza hanno caratteristiche comuni: l’inizio felice della relazione, il periodo di tensione ed infine la violenza.
Durante lo svolgimento dell’opera le quattro donne ricorderanno la loro storia raccontandola alle altre usando il tempo presente, perché vissuta nuovamente dalle protagoniste man mano che viene ricordata, senza essere contaminata dal ricordo finale della violenza.
La scelta di non dare un nome a queste donne è voluta per facilitare il processo di immedesimazione dello spettatore e per rappresentare il senso di smarrimento che si subisce con la violenza, infatti solo all’uscita dalla sala d’attesa le donne torneranno in possesso del proprio nome. Nel finale, uno spiraglio di speranza che queste tragedie possano, se non scomparire, almeno ridursi di numero.
I dialoghi serrati e l’ambientazione dello spettacolo accompagneranno il pubblico in un lungo percorso di consapevolezza senza la crudezza di immagini realistiche ma con altrettanto stimolo alla riflessione.
Direttamente dal mondo dello spettacolo, a dare sostegno al tema della serata anche attraverso un’intervista, ci sarà come testimonial l’attrice Eva Grimaldi, da sempre grande sostenitrice dei diritti umani ed attenta al contrasto della violenza.
La Grimaldi dopo aver partecipato allo show Drive In, ha preso parte al film Intervista di Federico Fellini. Nei primi anni della sua carriera nella recitazione, ha fatto parte del cast di numerosi film come Tolgo il disturbo di Dino Risi; L’angelo con la pistola di Damiani Damiani; Rimini Rimini – Un anno dopo di Bruno Corbucci e Giorgio Capitani, La maschera del demonio di Lamberto Bava; Mia moglie è una bestia insieme a Massimo Boldi; Abbronzatissimi e Abbronzatissimi 2 – Un anno dopo di Bruno Gaburro; Cari fottutissimi amici di Mario Monicelli e Les anges gardiens al fianco di Gérard Depardieu. E’ stata concorrente della terza edizione di Ballando con le stelle durante la quale è stata affiancata dal maestro Simone di Pasquale. Ha partecipato anche ad alcuni reality show come Pechino Express, L’Isola dei Famosi e Grande Fratello Vip durante l’edizione 2021/2022.
La stessa serata prevede anche l’assegnazione di riconoscimenti da parte dell’Assessore Adelchi Sulpizio, ad associazioni che si sono distinte per le loro attività di assistenza e supporto a donne vittime di violenza e non solo: dunque un premio all’impegno ed ancora una volta per dire insieme “no alla violenza sulle donne, si alla vita ed al sostegno dei più fragili” andrà al Presidente della Fondazione Anffas Pescara, Maria Pia Di Sabatino ed al Presidente della Cooperativa Il Germoglio Aida Marino.
La serata è gratuita con prenotazione obbligatoria su https://www.eventbrite.it.