appuntamento di sabato 22 con il teatro all’Auditorium Zambra di Ortona con lo spettacolo “Esagerate”

Teatro, per il prossimo appuntamento all’Auditorium Zambra: “Esagerate!”
Più che un aggettivo un’esortazione, ma anche il titolo del prossimo spettacolo
previsto all’Auditorium Zambra di Ortona (Ch) gestito da Unaltroteatro di
Lorenza Sorino e Arturo Scognamiglio dal titolo “Esagerate!” di e con Cinzia
Spanò per Effimera Produzioni: l’appuntamento con il teatro è per il 22 marzo
alle ore 20.45.


“Esagerate!”, è uno spettacolo, una Stand Up Comedy, anche un corso per
tutte e tutti finalizzato a raggiungere importanti traguardi in termini di parità di
genere e il superamento degli stereotipi.
Chi meglio di Cinzia Spanò, che da anni opta per il buon umore come scelta
consapevole e l’attivismo femminista come missione di vita, può smascherare
tanti (tutti?) i pregiudizi figli di una cultura maschilista e patriarcale lunga 3000
anni? E qui alzi la mano chi, almeno una volta nella vita, non si è sentita dire:
“esagerata!”.
Per ottenere diritti bisogna lottare, chiedere, protestare, manifestare e
soprattutto liberarsi della gabbia delle parole: “Le vie dedicate alle donne sono
solo il 4%. Ne vogliamo di più”: esagerate!
“I tassi di occupazioni femminili nel nostro Paese sono i più bassi d’Europa.
Vogliamo investimenti e riforme strutturali”: esagerate!
“Le donne muoiono di alcune note patologie molto più degli uomini. Ma questo
non si sa… perché gli studi medici sono fatti solo su uomini. Vogliamo più dati
raccolti in una prospettiva di genere”: esagerate!
“Il costo della virilità secondo le economiste ammonta a 98 miliardi di euro
all’anno, pari al 5% del PIL italiano. Vogliamo si tenga conto di questo dato”:
esagerate!
Ogni lecita richiesta o analisi del reale da parte delle donne si scontra contro
questa parola, e le parole, si sa, possono trasformarsi in gabbie. Occorre quindi
prima di tutto liberarsi da questo bisogno di piacere e compiacere con cui le
donne sono state cresciute.
“Se ad ogni lecita richiesta ci danno delle esagerate, allora esageriamo!”-
sostiene la Spanò.
Un corso di esageranza quindi, una stand up che intrecciando numeri, dati,

storia, sacro e profano intende divertire, indignare e soprattutto mettere i
puntini sulla i. Anzi sulla ǝ!


La collaborazione alla drammaturgia è di Paola Giglio; le illustrazioni che
animeranno la scena di Ginevra Rapisardi; l’aiuto regia è di Valeria Perdonò; i
costumi sono di Adriana Morandi per Molce Atelier. L’allestimento tecnico di
Giuliano Almerighi.
Cinzia Spanò è attrice, drammaturga, regista teatrale e attivista. È socia
fondatrice e presidente di Amleta, associazione per il contrasto alle disparità e
alla violenza nel mondo dello spettacolo, Premio Amnesty International Arte e
Diritti Umani 2021. Come attrice ha vinto il Premio Hystrio, il Premio Imola, il
Premio Anteprima ed è stata nominata agli Ubu per il teatro.
Ha interpretato diversi ruoli, uno spettro di sfumature troppo ampio per essere
ridotto all’aggettivo “rosa”; “prima le donne”, ribadisce con coscienza critica e
assertività il ruolo del teatro nelle questioni di genere. Il documentatissimo
monologo è un esempio di come si possano armonizzare informazione e ironia,
lotta civile e intrattenimento. Il mestiere drammaturgico e attoriale qui è
padroneggiato con estrema perizia, e svela il lato comico di Cinzia Spanò. La
comicità sferzante e liberatoria diventa efficacissimo veicolo di divulgazione dei
contenuti.


Spanò incita alla sorellanza e all’esageranza: “chi di noi non si è sentita dare
dell’esagerata quando ha evidenziato una disparità o una discriminazione?
Tanto vale riappropriarsi in maniera consapevole di questa parola”.
È vasta la bibliografia di riferimento: da Caroline Criado Perez ad Azzurra
Rinaldi; da Valeria Palumbo a Virginia Woolf. E poi Chiamamanda Ngozi
Adichie, Carlotta Vagnoli, Filippo Maria Battaglia, Michela Murgia, e tanti altri
nomi.
Assistere a questo spettacolo che gioca sui paradossi, che denuncia con
asprezza proprio quando è leggero, è un pò come partecipare alle riunioni
delle suffragette di inizio Novecento: un rito per fare breccia nelle resistenze
politiche, sociali e culturali; un’occasione per contarsi, scrutarsi, trovare
coraggio e nuove energie. Le luci di sala dal palcoscenico esondano sulla
platea. Chiamano a una mobilitazione generale che non può essere delegata
alle sole donne: “Esagerate!” è un monito necessario anche per i maschi.
I biglietti sono in prevendita su www.liveticket.it. Per info è possibile chiamare
il numero 085.8135184, mandare un whatsapp al 375.5678433 o una mail a
info@unaltroteatro.com . Sito: www.cinemauditoriumzambra.com