Lunetta Savino riceve il Premio Ospite d’onore – XIV Festival del Cinema Città di Spello e Dei Borghi Umbri

XIV Festival del Cinema Città di Spello e dei Borghi UmbriLunetta Savino riceve il Premio Ospite d’onore.


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XIV Festival del Cinema Città di Spello e dei Borghi Umbri Lunetta Savino riceve il Premio Ospite d’onore La 14ª edizione del Festival del Cinema Città di Spello e dei Borghi Umbri si è aperta con una star d’eccezione, Lunetta Savino, alla quale è stato conferito il Premio Ospite d’onore, il primo nella storia della manifestazione. In un incontro con il pubblico al Teatro Subasio l’attrice ha ripercorso la sua carriera, iniziata con il teatro, il suo primo amore, che le ha permesso di affinare tecnica ed esperienza, e proseguita poi anche in televisione e al cinema. 

“Mi sono innamorata del teatro da spettatrice”, ha detto l’attrice Lunetta Savino, quando ha ricordato con emozione il suo debutto in “Macbeth” con Glauco Mauri, sottolineando il valore della gavetta e l’importanza di osservare i grandi attori. Tra i ruoli teatrali più significativi ha citato “Casa di Bambola”, dove ha interpretato una Nora in chiave contemporanea, e “Tina fai presto”, un monologo che ha rappresentato una sfida impegnativa. 

“La vera palestra per un attore è il teatro”, ha detto l’attrice, che negli anni ’90 ha raggiunto una grande popolarità anche in televisione. Lunetta Savino ha interpretato ruoli femminili sempre più profondi, come Elena Sorrentino in “Raccontami” e soprattutto Lucia Frisone ne “Il figlio della luna”, una madre combattiva che ha segnato la svolta della sua carriera televisiva e cinematografica anche in un genere più drammatico e che le ha permesso di dimostrare l’importanza di alternare dramma e leggerezza per rendere i personaggi più autentici. “Nella vita anche le tragedie più terribili devono essere per forza alleggerite da un sorriso”, ha detto l’attrice.

Con grande affetto e stima Lunetta Savino ha poi ricordato anche l’esperienza con Ferzan Özpetek e la loro collaborazione nei tre film, “Saturno contro” (2007), “Mine vaganti” (2010), fino ad arrivare a oggi con “Diamanti”. Ha sottolineato come il regista abbia uno sguardo unico sulle storie e sui personaggi, capace di raccontare con sensibilità ed emozione le relazioni umane, in film di grande profondità e bellezza.

Il viaggio emozionante attraverso la carriera, i successi e le sfide affrontate dall’attrice si è concluso con un augurio e un consiglio da parte di Lunetta Savino ai più giovani a cui il Festival del Cinema Città di Spello dedica un’attenzione e una cura particolari: “Provateci, ricette non ce ne sono, è difficilissimo. Se avete questa grande passione, voglia, desiderio, è giusto che ci proviate. A me è servito studiare, prepararmi, fare la scuola di teatro e continuare a fare corsi anche dopo, quando avevo già un diploma, quando avevo già iniziato a lavorare, senza pensare mai di essere arrivati. So che è difficile, per iniziare ci vuole anche un po’ di fortuna e sicuramente ci vuole l’incontro giusto con i maestri. Serve anche imparare ad accettare il fallimento, serve cadere e imparare a rialzarsi”.

All’inaugurazione del Festival del Cinema Città di Spello la direttrice della manifestazione Donatella Cocchini ha dichiarato: “Il nostro è un piccolo Festival, ma solo in termini economici, non certo a livello organizzativo e strutturale dal momento che anche quest’anno vivremo dieci giorni segnati da grandi presenze del mondo del cinema e mostre molto interessanti. Speriamo, dunque, di poter avere in futuro maggiori contributi ministeriali e regionali e più sponsorizzazioni”.

Un auspicio condiviso anche dal sindaco Moreno Landrini. “Questo Festival che ha ormai 14 anni – ha detto – incarna bene i valori che la stessa Spello rappresenta, dall’importanza della cultura a quella dell’accoglienza. Come Comune abbiamo messo a disposizione del Festival molti spazi, a cominciare dal teatro ‘Subasio’ che è il cuore di questa manifestazione, ma non solo. Riusciamo ancora a farlo, ma questo Festival ha esigenze superiori rispetto a quello che può essere il contributo dell’Ente comunale. Ci sono, però, altri soggetti che possono sostenere il cammino intrapreso da questa manifestazione, come ad esempio la Regione Umbria”.

Vania Amitrano / Emanuela Del Zompo