Il Governo alla prova del Mes: la discussione in Senato. Renzi a Conte: “Non siamo in cerca di una poltrona”

 Via libera della Camera alla risoluzione della maggioranza sulle comunicazioni del presidente del Consiglio Giuseppe Conte in vista del prossimo Consiglio europeo. Il testo è stato votato per parti separate e ha visto la maggioranza oscillare tra i 314 e i 297 voti- su una maggioranza richiesta di  277- per il voto contrario di 6 deputati M5s che hanno votato contro la risoluzione di maggioranza che dà il via libera alla riforma del Mes. I pentastellati dissidenti sono: Pino Cabras, Fabio Berardini, Francesco Forciniti, Andrea Colletti, Alvise Maniero e Maria Lapia.

Il testo è ora al Senato dove si tiene una votazione delicata, con il dissenso interno ai pentastellati che potrebbe far andare in minoranza il Governo.

RENZI: VOTIAMO CONTRO PROVVEDIMENTO CON GOVERNANCE RECOVERY E FONDAZIONE SERVIZI

“Signor Presidente visto che i suoi collaboratori chiamano le redazioni dei giornali dicendo che noi siamo in cerca di una poltrona, le comunico che se ha bisogno di qualche poltrona le comunico che ce ne sono tre: due da ministro e una da sottosegretario”, dice Matteo Renzi nel suo intervento nell’aula del Senato e aggiunge:  “Per giocare pulito e trasparente, noi diciamo: se c’e’ un provvedimento che tiene dentro la governance del Next Generation Eu e la fondazione dei servizi, noi votiamo contro. Lo diciamo con molta lealta’ e lo diciamo prima“. 

“La riforma del Mes è un piccolo passo in avanti nella giusta direzione. Ma non scambieremo il nostro sì per uno strapuntino o per un posto in più a tavola, non stiamo chiedendo che nella cabina di regia ci sia un ministro di un colore vicino al nostro”.

Rivolto al presidente del consiglio, il leader di Iv Matteo Renzi chiede che sul recovery si apra un confronto in Parlamento. “Siamo pronti a discutere di tutto in un dibattito parlamentare aperto e franco. Non siamo disponibili a utilizzare la legge di bilancio come il veicolo nel quale si introduce quello che abbiamo letto sui giornali”, dice Renzi secondo il quale prevedere “300 consulenti quando si tagliano 300 parlamentari, significa coltivare un’idea di politica che non condivido. Un governo – conclude Renzi- non puo’ essere sostituito da una task force, un parlamento non puo’ essere sostituito da una diretta facebook. Non e’ immaginabile che di fronte a 200 miliardi, che vuol dire debito pubblico, noi rinunciamo a essere parlamentari“.

CONTE: RIFORMA MIGLIORATA GRAZIE ALL’ITALIA

Devono essere riconsiderate in modo radicale struttura e funzioni del Mes. L’Italia nell’ambito della conferenza sul futuro dell’Ue si fara’ promotrice di una proposta innovatrice che porti a superare la sua natura di accordo intergovernativo legato a un paradigma che ritengo obsoleto rispetto alle sfide che abbiamo davanti”. Lo dice il premier Giuseppe Cote riferendo alla Camera sulla riforma del Mes che dovrà essere votata oggi. Finite le votazioni a Montecitorio, il testo andrà a Palazzo Madama nel pomeriggio.

“L’obiettivo e’ integrare il nuovo Mes all’architettura europea anche per assicurare un raccordo con le istituzioni dell’Unione che offrono maggiori garanzie di trasparenza e democraticita’”, aggiunge Conte.

Sul Mes “resta la responsabilità delle Camere sulla ratifica del trattato. Com’è noto, la riforma del Mes conteneva il backstop che è un obiettivo cardine per il nostro Paese. Grazie al contributo italiano- conclude Conte- l’Eurogruppo ha trovato un’intesa per introdurlo con due anni di anticipo”.

ACCOTO (M5S): SI VOTI CON RESPONSABILITÀ

“Mentre continuiamo a chiedere responsabilità agli italiani negli atteggiamenti di tutti i giorni per superare questa pandemia, il Parlamento è il luogo dove se ne vede di meno. Spero che oggi il senso dello Stato prevalga sui personalismi e sui preconcetti; anche perché oggi non si voterà sull’utilizzo o meno del MES. I tribunali social che sono partiti in questi giorni non sono altro che il frutto di una profonda disinformazione. In un momento così difficile per il Paese è fondamentale far arrivare velocemente le risorse europee; già sono state disegnate riforme incisive per un taglio importante sul cuneo fiscale dei redditi medi, per un paese più green e una sanità all’avanguardia. Non gettiamo tutto alle ortiche”. E’ quanto afferma la Senatrice Rossella Accoto, Capogruppo M5S in Commissione Bilancio.

COLLETTI (M5S): NON POSSO VOTARE A FAVORE RISOLUZIONE

“I congiurati non sono quelli che pubblicamente prendono posizione, i congiurati sono i commensali quelli che siedono al tavolo. Per questo non le posso dare il voto favorevole specialmente sul punto 6 della risoluzione“. Lo dice Andrea Colletti, deputato m5s, in dichiarazione di voto alla camera.

BERARDINI-FORCINITI (M5S): NON SIAMO CONTRO CONTE, MA VOTIAMO NO

“E’ falso dire che votiamo contro il presidente Conte, io sarò coerente con il programma elettorale del M5s: voterò contro la riforma peggiorativa del Mes, come ha detto anche il ministro Di Maio, perchè consegna una pistola carica contro l’Italia”. Lo ha detto Fabio Berardini, dissidente M5s, intervenendo in aula alla Camera. “Di Maio e Crimi ci dovrebbero spiegare perchè vogliono tradire il programma dei 5 stelle”, ha accusato.

Come lui il collega Francesco Forciniti: “Questo voto è pericoloso per l’Italia e l’Europa tutta. E’ un errore storico, politico e strategico. Il mio è un voto tecnico, non un voto politico contro il presidente Conte”.

LAPIA (M5S): VOTO A FAVORE SAREBBE TRADIMENTO NOSTRI ELETTORI

“Il mio sarà un voto di coerenza, votare a favore sarebbe un tradimento verso i nostri elettori”. Lo dice Mara Lapia, deputata M5s, in dichiarazione di voto in dissenso con il proprio partito alla Camera.

CABRAS E MANIERO (M5S): NON SI PUO’ VOTARE SI’

“Non si può votare sì usando la vaga promessa che poi si voterà no”. Lo dice il deputato M5s Pino Cabras alla Camera. Anche il deputato M5s Alvise Maniera afferma: “Votero contro questa risoluzione che è sbagliata”.

BORGHI (LEGA) A M5S: OGGI O SI È PATRIOTI O SI È TRADITORI

“La storia passa una volta. Siamo entrati tutti in parlamento con la speranza di cambiare il mondo. E voi, 5 stelle, una volta che avete la possibilita di fare un cosa importante contro quello per cui” vi siete battuti “prima degli altri, adesso che avete la possibilità di rimanere nella storia per aver difeso il Paese cosa fate? Approvate queste scempio? Da oggi resteranno due liste di nomi: rimangono i patrioti e rimangono quelli che verranno additati nel tempo come traditori”. Lo dice Claudio Borghi, deputato della Lega, intervenendo dopo le comunicazione del premier Giuseppe Conte alla Camera.

ITALIA VIVA FIRMA RISOLUZIONE DI MAGGIORANZA

A quanto si apprende da fonti di maggioranza, la capogruppo alla Camera di Italia Viva Maria Elena Boschi ha firmato la risoluzione di maggioranza sul Mes dopo aver ascoltato il premier Giuseppe Conte in aula.

ROSATO: IV A FAVORE CONVINTAMENTE SU RISOLUZIONE

La riforma del Mes “è utile e necessaria, siamo d’accordo sull’andare avanti. Siamo convintamente a favore della risoluzione”. Così il presidente di Itali Viva Ettore Rosato, intervenendo alla Camera nelle dichiarazioni di voto sulle risoluzioni sulle comunicazioni del presidente del Consiglio Giuseppe Conte.

MANDELLI: FI VOTA NO IN INTERESSE ITALIA

Forza Italia voterà no alla riforma del Mes, perché così com’è scritta non fa gli interessi degli italiani. Il Presidente Berlusconi è stato chiaro. Il centrodestra unito voterà no”. Lo ha detto al Tg2 il deputato e capogruppo di Forza Italia in Commissione Bilancio Andrea Mandelli.

BRUNETTA: IN DISSENSO MIO PARTITO, IO NON VOTERO’ CONTRO

“Io non voterò contro, in dissenso al mio partito. Questo no non sarà a mio nome”. Lo dice il deputato di Forza Italia, Renato Brunetta, concludendo il suo intervento dopo le comunicazioni del premier Giuseppe Conte nell’aula della Camera.

MELONI: FREGATURA RICHIESTA SOLO DALL’ITALIA

Non siete riusciti a portarci nel mes sanitario, quella fregatura richiesta solo dall’Italia portando acqua italiana ai mulini tedeschi e chissenefrega se poi i nostri raccolti si seccano”. Lo dice Giorgia Meloni, leader Fdi, in dichiarazione di voto sulle comunicazioni del premier Giuseppe Conte alla camera.