Tony Riggi in finale internazionaĺe e menzione di merito al Concorso di Poesia Inedita, nel libro del figlio di Salvatore Quasimodo, con il testo della canzone QUESTO FIGLIO DI NESSUNO, in anteprima il video su RETE TV ITALIA.

Di chi sei figlio tu? iniziava cosi la nostra vita a scuola, Che lavoro fa tuo padre e molti come il mio disoccupato, non avevano il coraggio di parlare, e si inventavano lavori perche già a 5 anni ci si vergognava di dire la parola DISOCCUPATO.
Per anni ho avuto questa vergogna.
Ogni mio indumento, rimediato da fratelli o cugini più grandi prendeva il valore del niente, guardato con gli occhi critici di un bambino, un tuo compagno.
Anni 80 e addosso regnava El Charro, Levi’S, Americanino, io con Jeans Casucci passati da amici che si levavano gli indumenti ormai stretti.
Sono stato del parere che bisogna conoscere per arrivare e io ho sempre avuto porte chiuse, ostili confronti, percorsi sbarrati con sottili forti contrasti ma alla fine ho capito l’importanza di avere una casa dove essere al caldo l’inverno e dove dormire sicuri, con una minestra riscaldata davanti:” amore oggi ci metto la pasta dentro sei contento?” ed io ……….
La cosa che ho sempre inseguito è stata l’importanza della famiglia.
Sotto le feste ancor di più mi feriva il pensiero, l’ unico pensiero irremovibile che mi affligge ancora oggi, la perdita di una persona cara.

Bene nel lungo viaggio verso “Boh!” un luogo di cui non sappiamo nulla, iniziano loro, che non hanno niente e del niente e sul niente ne hanno basato la loro grande Ricchezza, LA LIBERTÀ.

Bene
Avere un’anima libera a volte ci porta a fare scelte importanti anche a vivere con se stessi, soli ma in compagnia delle proprie scarpe.

Ho deciso oggi quindi di dedicare e presentare in anteprima, un ricordo prima delle feste una mia “RIGGIATA” come diceva il mio prof. di Matematica FINOCCHIARO che ora non c’è più
… alle medie e … mentre
gli altri ridevano della mia strana diversità.

Già mi sentivo parte di loro e iniziavo con loro un lungo cammino e mi sento ancora oggi in mezzo la società come loro e con loro.

Grazie a chi mi ama, ai miei genitori ma oggi nel mondo devo ricordare chi non ha più nessuno e per raccontare di loro con loro sento che

Questo sono oggi io:

QUESTO FIGLIO DI NESSUNO