Pronto soccorso, progetti contro il sovraffollamento a Teramo

L’azienda sanitaria locale adotta nuove misure per contrastare il sovraffollamento nei pronto soccorso ospedalieri. Dal 15 aprile all’ospedale di Teramo partirà in una prima fase in maniera sperimentale l’osservazione breve (Obi) specialistica. Questa nuova organizzazione prevede una gestione del paziente che necessita di osservazione non più nei pronto soccorso bensì nei reparti specialistici ed in particolare in Medicina, Chirurgia, Ortopedia, Chirurgia Toracica e Pediatria (dove peraltro è già attivo da tempo).

Inoltre, nel mese di giugno la Asl avvierà una seconda misura: sarà istituita la Medicina di Urgenza nei locali adiacenti al pronto soccorso del Mazzini.

Il reparto di Medicina di Urgenza, aperto h 24, sarà deputato alla gestione di pazienti acuti, instabili o potenzialmente evolutivi,  che necessitano di cure ed assistenza continua, con personale dedicato. Per tale motivo i ricoveri possono anche essere brevi, comunque entro le 72 ore, in attesa di stabilizzazione della patologia acuta per poi essere indirizzati a ricovero in ambiente medico o chirurgico, o per eventuale dimissione in caso di miglioramento clinico. 

La Medicina di Urgenza avrà cinque posti letto.

Anche in questo caso è un provvedimento utile a ridurre il sovraffollamento nel Pronto soccorso.

Infine la Asl di Teramo sta avviando un progetto pilota che prevede la gestione dei codici bianchi e alcuni verdi nelle Uccp di Teramo e Villa Rosa con il coinvolgimento determinante dei medici di medicina generale per l’avvio del quale è necessario adempiere agli ultimi passaggi burocratici.

“La Asl di Teramo da tempo ha avviato delle azioni per affrontare il problema del sovraffollamento che affligge non solo la nostra azienda, ma tutto il Paese. Con le sei assunzioni di medici per i Pronto soccorso possiamo affermare che la situazione sia in fase di miglioramento ma non ci fermeremo qui” dichiara il direttore generale Maurizio Di Giosia “si tratta di progetti che miglioreranno attraverso una nuova organizzazione il livello di assistenza assicurato ai cittadini”.