Diodato vince Sanremo 2020

DIODATO Il cantautore pugliese di Taranto vince l’edizione numero 70 del Festival della canzone italiana. Secondo, Francesco Gabbani, mentre sono terzi i divertentissimi Pinguini Tattici Nucleari. Classifica che farà discutere. Grande emozione per il monologo di Tiziano Ferro: «Dio non commette errori. Non sono sbagliato. Nessuno lo è».

Da giorni si parla di Fai Rumore, la canzone del cantautore pugliese. Che, in effetti, ha presentato ed eseguito alla perfezione un brano davvero bello. Peccato che Sky abbia spoilerato la notizia mezzora prima dell’annuncio ufficiale. Facendo arrabbiare i giornalisti, a cui era stato detto prima in sala stampa per poterlo pubblicare sui giornali di domani, con la richiesta di aspettare i tempi della gara. Diodato vince anche il Premio della Critica Mia Martini e il Premio Lucio Dalla assegnato dalla Sala Stampa. Lo vedremo rappresentare l’Italia all’Eurovision Song Contest.

Gli altri premi di Sanremo 2020

Premio Sergio Bardotti per il Miglior Testo a Eden di Rancore. Il Premio Giancarlo Bigazzi per la Migliore musica (assegnato dall’orchestra) a Ho amato tutto di Tosca. Premio Tim Music per la canzone più ascoltata in streaming a Francesco Gabbani per Viceversa. Il più votato anche al televoto. E proprio per questo motivo non mancheranno le polemiche. Che, va detto, lo stesso Gabbani ha già smorzato subito in sala stampa al termine della diretta.

Ma ecco la cronaca della serata.

La serata finale di Sanremo 2020 inizia con la Banda dell’Arma dei Carabinieri, che quest’anno compie 100 anni, e l’Inno Nazionale d’Italia. Tutti in piedi, anche in platea. Entra Cristiana Capotondi, vicepresidente della Lega Pro. Prima donna a ricoprire questa carica, sul palco non solo per promuovere le Olimpiadi di Tokyo 2020, ma anche la sua fiction targata Rai, Bella da morire.

Zarrillo, Elodie, Nigiotti, Grandi

Sembra incredibile da dire (e da scrivere). Ma per la prima volta in questo Festival i concorrenti, e le loro canzoni, scorrono uno dopo l’altro senza troppe e inutili interruzioni. Come sarebbe sempre dovuto essere. Il primo, Michele Zarrillo, canta Nell’estasi o nel fango alle 21.10. L’ultimo, Rancore con Eden al’1.02. Sempre tardi, ma non più tardissimo. In mezzo tutti gli altri. Nell’ordine, Elodie con Andromeda: sempre meglio, piace di più a ogni nuovo ascolto. Enrico Nigiotti con Baciami adesso: ci piace dai tempi di X Factor, però ha fatto canzoni più belle, e cantare dopo Elodie e prima di Irene Grandi è penalizzante.  Irene Grandi con Finalmente io: la sentiremo tanto per radio perché è adrenalina pura, e bella.

Piero Pelù con Gigante: chi non lo vuole un nonno così? Che si presenta con scritto sul torso «Tu sei molto di più». L’Ariston salta e balla, e non sarà il solo… Levante con TikiBomBom: ha ragione lei quando dice che ci vuole tempo per capirlo questo brano, perché al quarto ascolto spacca. Pinguini Tattici Nucleari con Ringo Starr: potessimo scegliere, avremmo trovato i vincitori di Sanremo 2020. Achille Lauro con Me ne frego:  lo aspettavamo per l’outfit e non ci ha delusi. Stasera è Elisabetta I «vergine sposa della patria, del popolo, dell’arte e difensore della libertà. Che Dio ci benedica», scrive su Instagram. Copia Fiorello-Ferro e bacia il chitarrista Boss Doms. Un po’ spiace perché la canzone passa in secondo piano. Junior Cally con No grazie: penalizzato dalle polemiche pre-sanremo, non è però banale.