Dopo la prima assoluta dell’ 8 dicembre al Teatro Palladium dell’Università Roma Tre,“Guerrieri Amorosi”, l’omaggio multidisciplinare a Monteverdi e Tasso, va in scena con due nuovi appuntamenti nelle città simbolo di Monteverdi e della musica rinascimentale e barocca, Cremona e Mantova. Dopo il debutto romano, “Guerrieri Amorosi” andrà quindi sul palco del Teatro Ponchielli di Cremona domenica 15 dicembre, alle ore 16.00, festeggiando i 400 anni dell’opera del compositore cremonese. Seguirà il giorno successivo lunedì 16 dicembre, alle ore 20.45, all’Auditorium Claudio Monteverdi del Conservatorio “Lucio Campiani” di Mantova, l’ultimo appuntamento in occasione dei quattro secoli del Combattimento epico amoroso più celebre della storia della musica e della letteratura.
Nato a Cremona, dove intraprese i primi studi musicali e compositivi, Claudio Monteverdi sviluppò difatti la sua prima carriera presso la corte di Mantovadove pose le basi per compiere la sua fondamentale innovazione musicale del suo tempo, una ricerca quella di Monteverdi che aprì all’idea della musica moderna e dove si egli si è reso il protagonista indispensabile per il passaggio dalla musica rinascimentale a quella barocca, lasciando un segno tanto ampio quanto significativo e duraturo nelle città che ospiteranno i prossimi appuntamenti con Guerrieri amorosi. Gli spettacoli del 15 e del 16 Dicembre sono organizzate in collaborazione con la Fondazione Monteverdi di Cremona, l’Accademia Nazionale Virgiliana e il Conservatorio “Lucio Campiani” di Mantova – e arricchiranno ulteriormente il progetto attraverso seminari tematici su amore, guerra e cavalleria.
Torna dopo 400 anni il capolavoro della musica seicentesca, ispirato al canto XII della Gerusalemme Liberata di Tasso rappresentato per la prima volta in occasione del Carnevale del 1624, e va sul palcoscenico con una nuova luce, in una reinterpretazione che ne valorizza sia il carattere eroico e amoroso sia la sorprendente attualità dei suoi temi, in un trittico di brani e con un viaggio nelle atmosfere dell’epoca, per guardare al presente.
Guerrieri Amorosi non è solo un tributo a Monteverdi, ma anche opera in cui gli elementi classici si combinano con soluzioni innovative per incontrare le esigenze di un pubblico trasversale. La composizione inedita di Alessandro Solbiati, ispirata all’opera originale, si configura come un contributo esclusivo che esplora le sfide interpretative e le eredità artistiche nel panorama musicale contemporaneo, e offre al pubblico una riflessione sulla continuità del patrimonio culturale e sui suoi significati nell’attualità.
Alla guida musicale della serata, Fabio Maestri porta l’esperienza di oltre trent’anni nel teatro musicale contemporaneo, insieme all’Associazione In Canto, da sempre attiva nella diffusione di opere significative e meno conosciute, e qui impegnata a offrire al pubblico un’esperienza di alto valore artistico e culturale che unisce musica e narrazione storica in un dialogo tra tradizione e innovazione. L’esecuzione dell’ensemble In Canto avrà sul palco con le voci del soprano Patrizia Polia, il tenore Carlo Putelli e il baritono Paolo Leonardi.
Guerrieri amorosi prevede l’esecuzione del Combattimento di Luciano Berio (1966) – uno dei più importanti compositori e sperimentatori del Novecento – che rielabora la partitura per avvicinarla al pubblico moderno, insieme con una nuova composizione creata appositamente per il 400° anniversario da Alessandro Solbiati (2024), che offre una visione attuale del conflitto amoroso e bellico agito dai protagonisti. Sul palco per l’opera di Solbiati ci saranno il soprano Patrizia Polia nel ruolo di Clorinda con Paolo Leonardi, baritono nel ruolo di Tancredi, entrambi accompagnati dall’ensamble che segue nelle scelte di organico la strumentazione per il Combattimento di Berio. Completano il programma diretto da Fabio Maestri altre due opere inedite dedicate a Monteverdi dalla compositrice Carmen Fizzarotti e dal compositore Francesco Mariotti.
“O Tancredi, così diverso da te stesso, per soprano, baritono, cinque archi e percussioni è stato scritto nel 2024 su commissione dell’Università RomaTre in occasione del quarto centenario della composizione del Combattimento di Tancredi e Clorindandi Monteverdi, pietra miliare della storia della musica”, racconta il compositore Alessandro Solbiati. “La straordinaria attualità del testo di Tasso, due guerrieri si combattono a morte alle porte di Gerusalemme scoprendo troppo tardi la propria identità di innamorati, mi ha condotto a concentrarmi solo sulle figure di Tancredi e Clorinda, rendendoli essi stessi narratori e protagonisti, accentuando la drammaticità con intermezzi strumentali ed aggiungendo versi successivi di Tasso in cui la crudeltà del gesto di Tancredi viene amaramente auspicata estranea alla più profonda natura umana, cioè diversa da se stessi”.
In collaborazione con Teatro Palladium dell’Università di Roma Tre, Fondazione Monteverdi di Cremona, Accademia Nazionale Virgiliana di Mantova, Conservatorio “Lucio Campiani” di Mantova e Fondazione Arvedi Buschini. L’iniziativa è finanziata come Progetto Speciale Musica della Direzione Generale Spettacolo del MiC.